
CAIPIRA
56,5x76,5
cm
graffiatura e smalto su lastra di ferro e cornice invasa |
CAIPIRA
“ O meu pai foi peão
minha mãe solidão
meus irmãos perderam’se n avida …” E. Regina, Romaria
Sessant’ anni fa la “Geografia della fame” faceva il primo ritratto di un popolo
di sem-terra, moradores (gente do patrão), posseiros e caipiras.
“O chão è de terra socada, paredes de vara e de barro, tetos de folhas de palma
ou de babaçu. Quando chove a lama està dentro da casa ...”
De pés descalços, os trabalhadores flutuantes, literalmente “ao Deus darà” se
deixam ficar onde estão, renovam suas lavouras e tentam fixar-se.
Sessant’anni camminando alla ricerca di un lavoro. Ma, da gesto individuale, sta
diventando caminhada massiva e longa, e passa a ser Marcha, Marcha pela Reforma
Agraria.
L’artista gioca con i materiali, colori e simbologie. Il ferro, simbolo di
durezza; il colore, marrone-nero, a ricordare il colore della pelle di chi, nel
Sertão del Nordest del Brasile come altrove, porta dietro di se secoli di
sofferenza e fame. Il piede del caipira, eterno migrante, che avanza su tutto.
Martoriati crede che questo camminare abbia un senso; non di solo fuggire, ma di
andare verso … di ricerca e di speranza per un futuro migliore: un altro futuro
possibile.
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