Mauro Martoriati. Tra ombre e luci un unico trionfo: la libertà

di Emilio Conciatori - 1999 (artista)

In una delle mie tante serate passate con gli amici mi sono trovato al ristorante S.Ana, i cui proprietari, Luigi e Roberto - amici di vecchia data-, sono dei veri e propri mecenati dell'arte. Ahimè, forse, tra gli ultimi. Amano l'arte come pochi, e questo loro amore viscerale li porta spesso ad esporre dipinti di artisti nel loro locale. In quella serata in particolare vi erano esposte le opere di Mauro Martoriati. Di quei quadri sono rimasto affascinato da subito dalla prorompente forza con la quale le figure, per lo più umane, emergono da un fondo perennemente scuro, cifra delle tenebre sempre in agguato. Personaggi che, come nei quadri caravaggeschi, hanno un loro vissuto ma che in questo caso non sono vittime di un fato avverso, ma vincitori dotati di un'alta forza morale che li eleva al di sopra dei reconditi accessi delle nostre paure. La vittoria delle forze del bene su quelle del male. Una vittoria, sete di vita, ribadita dalla libertà tecnica che si concede Mauro Martoriati nella stesura del colore: sulla stessa tela usa modi diversi che si integrano perfettamente l'uno all'altro in un concerto di energia senza uguali.

Le opere di Martoriati hanno il potere di ridestare antiche coscienze assopite, di far riaffiorare pensieri che si aggrovigliano senza costrutto, di rigenerare il desiderio di creare: in definitiva il potere di ridare la luce dove non c'è più. Quelle figure che escono dall'oscurità siamo noi, le nostre speranze, i nostri desideri, che ingabbiati dalle nostre paure stentano a manifestarsi. Prendere atto di ciò, e Martoriati con i suoi quadri stimola questo processo, è il primo passo per essere liberi da tutto ciò che incute paura. E' il trionfo di quei personaggi-eroi della vita creati dal taumaturgo Martoriati, che, con la sua sete di libertà ci porge la coppa del Sacro Graal per aspirare all'eterno.