Mauro Martoriati

di Tullio Pacifici - 2008 (critico d'arte)

UnŽartista che da tempo si sperimenta con varie espressioni artistiche e che è alla continua ricerca di volumetrie plastiche e pittoriche allŽinsegna della leggerezza e del movimento, della riflessione e del trascendimento della figura. Dopo 20 anni di produzione artistica, variegata, intensa, complessa, approda ad un nuovo punto di analisi e sintesi artistica. Come ogni volta che si incontra una personalità di spessore ed esperienza, necessariamente occorre avvicinarsi allŽosservazione dei lavori tenendo in considerazione la dimensione contestuale. Pittura e scultura sono le sue fonti fondamentali e con esse questŽartista ha creato, anche con lŽausilio di tecniche particolari, unŽarte polimaterica, polifunzionale, al limite tra pittura e scultura. Le produzioni degli ultimi anni che arrivano fino a fare perdere di vista lŽintensità esistenziale di serie come "scorie della memoria" o "il mistero dellŽamore immortale", creano spazi spopolati, senza soggetti, con lŽinvadenza del bianco smalto e di piccoli pezzi di legno, "white e wood", allŽinsegna del silenzio delle coscienze e del parlato delle cose. Personalità e produzione artistica si mescolano intensamente facendosi sentire nei quadri, quando, con lŽausilio della tecnica dello sgocciolamento degli smalti e senza lŽimpiego del contatto diretto con le tele, insieme a ferro, iuta e doppie tele, crea la serie dal intitolata "percezioni". Mette in scena lŽagire di corpi di donne e uomini che con i loro movimenti disegnano e rappresentano le proprie esistenze connotandole di azioni simili a danze, esprimendole con desideri, pensieri, fallimenti. Il tutto in uno stato di tensione e di delicate torsioni. LŽidea è quella di lavorare per dare alle materie impiegate attualità, vividezza, vivacità, capacità di creare sussulti, sobbalzi, impressioni tali da far sentire chi osserva partecipe delle situazioni rappresentate.